La Storia della Celiachia

Oggi si sente molto spesso parlare di Celiachia.
I sintomi sono facilmente riconoscibili, la diagnosi è abbastanza immediata e un celiaco può avere lo stesso tenore di vita di un non celiaco.

Tuttavia per molti anni una considerevole fetta della popolazione rimaneva vittima di strani sintomi e moriva per una malattia sconosciuta.
Oggi ripercorriamo la storia della celiachia, dalla sua scoperta alla sua evoluzione nel mondo moderno.

Gli inizi

La storia della celiachia inizia nel lembo di terra chiamato Mezza Luna Fertile tra Siria, Israele, Iran e Iraq, quando gli uomini cominciarono a piantare e mangiare cereali circa 10 mila anni fa.
Quando i nostri antenati iniziarono a cucinare e mangiare il grano, risultò evidente che una parte di loro non riuscisse ad assimilarlo e già allora le persone iniziarono a manifestare gli stessi sintomi che oggi sappiamo legati alla celiachia.
Probabilmente i problemi erano dovuti al loro gruppo genetico, che riconosceva il grano come un ospite indesiderato dal quale era necessario liberarsi.

Già nel I secolo d.C, Areteo di Cappadocia parlava dei sintomi della celiachia che lui legò ad un fenomeno chiamato “diatesi celiaca”, ovvero alterazione intestinale.

 

La Storia Moderna

Nel 1888, il medico Samuel Jones Gee parlò di questi sintomi nei bambini e fu il primo a sospettare che potessero esser legati ad un alimento senza però riuscire ad identificare quale fosse.

A parte pochi casi, come quello del medico Haas che nei primi anni del ‘900 studiò varie diete per dar sollievo ai bambini celiaci, della celiachia non si indagò più per molti decenni.

Bisogna aspettare il 1945 quando il pediatra olandese Dicke capì che l’origine del disturbo era nella farina di grano. Pochi anni dopo, dei ricercatori inglesi individuarono in maniera più precisa che il problema era il glutine.

Nonostante si fosse trovata la radice del disturbo, la formulazione di una corretta diagnosi per la celiachia ha richiesto un percorso molto lungo: fino al 1988, erano necessarie ben 3 biopsie duodenali per diagnosticare di celiachia (in pratica ti infilavano un grosso ago nello stomaco per tirare fuori dei campioni di tessuto).
Il progresso tecnologico ha però aiutato a facilitare la diagnosi e oggi il primo passo consiste con delle semplici analisi del sangue e solo successivamente, per accertamenti, si viene sottoposti ad una biopsia.

 

La sensibilizzazione alla Celiachia

Anche fino all’inizio di questo secolo, la celiachia era poco conosciuta e non era ancora ritenuta una malattia seria dalla gran parte della popolazione, spingendo i celiaci a dover rinunciare a tanti alimenti per paura della contaminazione.

Solo negli ultimi anni l’attenzione attorno alla celiachia è aumentata: dalla nascita di associazioni dedicate (AIC), a politiche di sostegno per l’acquisto di prodotti senza glutine, fino a campagne di sensibilizzazione di carattere nazionale.

Dal 1969, ogni 3-4 anni, si tiene il Simposio Internazionale sulla Malattia Celiaca proprio per informare e aiutare a gestire al meglio questa condizione.

Anche i Bar e ristoranti hanno iniziato ad attrezzarsi per garantire scelte alle persone celiache.

Il problema è che spesso non c’è molta consapevolezza o non c’è molto interesse nel garantire la sicurezza e alternative Senza Glutine

 

Oggi per fortuna il mondo è cambiato e da Mister Pizza il Gluten Free è la normalità!
Tutte le nostre pizzerie hanno la certificazione AIC per permetterti di poterti gustare in tranquillità le nostre pizze con il nostro fantastico Impasto Artigianale Senza Glutine!

Se ti senti ancora bloccato negli anni 80 e da tempo ti privi della cosa più buona al mondo (aka la Pizza) vieni a trovarci e riscopri la gioia di stare in pizzeria con i tuoi cari!

 

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10 curiosità sull’Intolleranza al Lattosio

L’Intolleranza al Lattosio sta diventando un problema sempre più comune. Molto spesso in TV ci sono pubblicità di latte senza lattosio, formaggi ad alta digeribilità e tante altre alternative…

Avevamo già parlato della distinzione tra intolleranza e allergia al lattosio qui, oggi invece vedremo

10 curiosità sul mondo del senza lattosio

1. I numeri

Partiamo da una statistica emblematica: circa il 60% degli adulti al mondo ha un’intolleranza al lattosio, contro solo il 4% che invece è proprio allergico.
Ma come mai si sviluppa l’intolleranza? Recenti studi hanno scoperto che la probabilità di non riuscire a digerire latte e suoi derivanti aumenta esponenzialmente laddove la dieta tende ad escludere latticini. Ciò spiega perché il 90% degli adulti Europei non sviluppa nessuna intolleranza contro solo il 5% degli Asiatici.
Nonostante questi studi però, è universalmente riconosciuto che la vera causa è l’assenza dell’enzima lattasi e ciò può essere dovuto anche ad un danno all’intestino tenue per infezione o malattia.

 

2. Un po’ di storia

Un recente studio dell’Università di Zurigo ha scoperto che l’intolleranza al lattosio è una condizione con cui l’uomo ha sempre convissuto.
Infatti già in età antica, molti non riuscivano a digerire il lattosio e non ne avevano conoscenza. Gli intolleranti si ritrovavano a dover convivere con i sintomi per tutta la vita.
Oggi invece siamo molto fortunati: ci sono infinite alternative al lattosio e, a volte, senza dover nemmeno rinunciare al latte o ai suoi derivati!

 

3. Latte scremato vs Latte intero

Contrariamente a ciò che si pensa il latte scremato contiene più lattosio rispetto a quello intero. Anche il latte in polvere non è da meno: addirittura ne contiene 10 volte in più!

 

4. Formaggi sì o no?

Quando si è intolleranti al lattosio non bisogna rinunciare a tutti i derivati del latte, anzi! Ci sono diversi formaggi che gli intolleranti possono mangiare come il parmigiano stagionato 24 mesi o il Gorgonzola. Ci sono poi altri derivati che contengono altissime percentuali di lattosio come la mozzarella o i fiocchi di latte. Il consiglio è sempre quello di controllare, qui trovi un articolo dell’AILI (Associazione Italiana Latto-Intolleranti) a riguardo.

 

5. Latte e derivati

Nonostante proprio il latte di bufala ed il latte di pecora contengano una maggiore concentrazione di lattosio, il pecorino e la mozzarella di bufala, sono dei formaggi che contengono basse concentrazioni della molecola grazie alla loro lavorazione, anche se il lattosio non è totalmente assente.

 

6. E gli affettati?!

Sembra assurdo, ma anche il prosciutto cotto o quello crudo potrebbero contenere lattosio! Come? Perché la legge non specifica quali aromi e conservanti devono essere usati per il suo trattamento, di conseguenza il produttore potrebbe decidere di usare anche il lattosio. Conviene sempre controllare l’etichetta del prodotto.

 

7. Pure gli alcolici?!

Attenzione agli alcolici! Quali? Ovviamente stiamo parlando delle creme: crema al caffè, crema di limoncello ecc… la parte che li rende cremosi molto spesso contiene lattosio!

 

8. Attenzione allo yoghurt

Lo yoghurt zuccherato molto spesso viene dolcificato con il lattosio che è appunto lo zucchero del latte.

 

9. Lattosio nei broccoli, pere e lattuga?!

Forse in passato avete visto la notizia che girava sulla presenza di lattosio all’interno di broccoli, pere e lattuga: Falso! Infatti l’AILI ha spiegato il perché molto spesso gli intolleranti al lattosio percepivano fastidio. Dopo la scoperta dell’intolleranza al lattosio, la mucosa intestinale risulta ancora irritata e molto sensibile agli alimenti che contengono un’alta percentuale di foodstamp ovvero zuccheri a catena corta e fibre che possono peggiorare l’infiammazione intestinale.

 

10. Celiachia e Intolleranza al Lattosio

Come mai chi è celiaco tende a sviluppare un’intolleranza anche al lattosio? L’AILI chiarisce che, poiché la celiachia colpisce i villi intestinali, sulla sommità di questi è presente la lattasi che viene a sua volta influenzata. Questa concausa fa si che anche l’assorbimento del lattosio venga compromesso e spesso porta allo sviluppo di un’intolleranza al lattosio.

 

Queste curiosità potrebbero farti pensare che per il resto della vita dovrai evitare latte e derivati e di doverti quindi accontentare di pizze rosse o marinare per sempre….

Da Mister Pizza però puoi gustarti qualsiasi pizza vorrai grazie alla nostra mozzarella senza lattosio! Scegli in tranquillità con quale pizza vuoi deliziare il tuo palato! Ti aspettiamo in pizzeria!

 

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I 5 problemi di un celiaco al ristorante

Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, la celiachia è l’intolleranza alimentare più diffusa al mondo e in Italia si stimano ben 600 000 celiaci, ma solo 200 000 di questi sono stati ufficialmente diagnosticati.
La community del Senza Glutine cresce ogni giorno di più nonostante ancora ci siano persone che non si rendono conto di cosa significhi seguire questa dieta e ciò può essere frustrante….

Oggi vogliamo parlare con leggerezza proprio di questo, ovvero…

 

I 5 problemi di un celiaco al ristorante

 

Step 1: Il dubbio

All’improvviso ti arriva un messaggio sul telefono, i tuoi amici hanno organizzato una cena per il compleanno di Matteo, hanno fissato da Ristoria Pizzorante e te inizi a sudare freddo. Controlli sulla guida AIC, loro non ci sono e allora inizi a preoccuparti “Sanno cosa è il senza glutine? Avranno la pizza gluten free o dovrò accontentarmi della solita insalata senza pane?”. Per toglierti ogni dubbio, decidi di telefonare.

Ogni volta ci ritroviamo a dover controllare la guida AIC per aver certezza di andare a mangiare in un ristorante che abbia ben chiare quali sono le necessità di un celiaco. Quando il nome non compare nella lista, un brivido ti attraversa la schiena e non ti resta altro che alzare la cornetta, chiamarli per esser sicura che possano garantirti una serata di buon cibo senza rischi di contaminazioni.

 

Step 2: Lo scoglio del cameriere

Dopo aver avvertito della tua presenza, arrivi in pizzeria e tutto sembra tranquillo. Vi sedete ed i tuoi amici iniziano ad ordinare: Matteo prende una diavola, Laura una margherita con bufala ed uno ad uno ordinano tutti finché arriva il tuo turno. “Eh… Io avrei chiamato per avvertire che sono celiaca quindi dovrebbero sapere della mia pizza senza glutine….” Il cameriere un po’ perplesso va in cucina a controllare e nel mentre inizi già a deprimerti perché forse anche stavolta rimani a digiuno o, se va bene, con una scarna insalata.
Il cameriere ritorna con un gran sorriso, hanno la pizza gluten free che hanno comprato apposta per te!

Molto spesso uno dei primi problemi si presenta col cameriere. Non tutti infatti sono abbastanza informati per capire che il tuo pasto gluten free, deve essere trattato con un occhio di riguardo per evitare che tu ti senta male.

 

Step 3: Il terrore della contaminazione o cross contamination

Il cameriere torna in cucina con gli ordini e non ti resta che aspettare. Mentre aspetti non ti puoi godere l’attesa: lo sguardo perplesso del cameriere alla richiesta della tua pizza gluten free non ti permette di star serena e di chiacchierare con i tuoi amici: “e se non cuociono la mia pizza in un forno separato? E se della farina in cucina atterra sulla mia pizza?” Non ti resta che aspettare e sperare che abbiano capito cosa devono fare.

A volte anche i ristoranti che conoscono le esigenze del gluten free, sottovalutano il problema e non considerano la possibilità della cross contamination e delle ripercussioni che può avere su di te.

 

Step 4: Ma cosa è sto robo?!

Cerchi di mettere da parte tutti i tuoi pensieri e le tue preoccupazioni e finalmente arriva la tua pizza senza glutine!
“Ma cosa è sta roba?!?” è il primo pensiero che ti passa per la testa. Una melma di pomodoro e mozzarella stesa su un baby impasto giallino dal colore poco invitante. Cerchi di non giudicare dall’apparenza e provi a tagliarlo. Ma la tua pizza è talmente dura che quasi ti spacca il coltello…
Lo assaggi e pensi che poteva andar peggio.
Lo assaggi e pensi che forse era meglio un’insalata.
Lo assaggi e pensi che anche a sto giro ti sei dovuta accontentare.

Hai trovato un ristorante dove sono a conoscenza delle tue esigenze, evitano qualsiasi tipo di contaminazione e cross contamination, MA pensano che i celiaci debbano accontentarsi e che alla fine anche le pizze surgelate senza glutine non devono essere poi così male. Certo magari per arrangiarsi a casa possono andare, ma in un ristorante non è normale servire una pizza surgelata!

 

Step 5: Perché proprio io?!

Avete finito di mangiare, tutti sono felici ma tu hai un po’ la luna storta, ti senti esclusa, ti senti diversa: tutti hanno passato una bella serata ma tu ti sei preoccupata sin dall’inizio e, alla fine, avevi ragione. Hai mangiato una pizza surgelata e dura, non degna di tale nome mentre tutti i tuoi amici si sono gustati una fantastica pizza e allora pensi “perché proprio io?”

“Perché proprio io?!” è proprio la una domanda spontanea alla fine di queste serate. Non tutti ancora conoscono la celiachia e nemmeno si rendono conto dell’enorme community gluten-free presente in tutto il mondo.

 

Anche noi ci siamo passati da queste esperienze e proprio per questo abbiamo voluto permettere a tutti di godersi una normale serata in pizzeria con gli amici senza dover mai attraversare questo incubo.

Tutte le nostre pizzerie sono certificate AIC, certificato che garantisce che siamo attrezzati e soprattutto sappiamo come curare le esigenze dei nostri ospiti celiaci: abbiamo aree di lavoro e forni separati e in cucina usiamo solo farina di riso per evitare qualsiasi tipo di contaminazione.
I ragazzi e le ragazze in sala sono informati e sanno riconoscere sin da subito gli ordini gluten free grazie al nostro inconfondibile piatto arancione e la bandierina.
Soprattutto, Le Pizze Senza Glutine di Mister Pizza sono preparate con il nostro impasto artigianale, descritto da tutti i nostri ospiti come “il migliore mai provato”. Utilizziamo principalmente ingredienti gluten free per garantire la possibilità di scegliere in serenità quale pizza prendere: non solo la Classica Margherita ma anche la Siciliana, la Toscana, la Rustica, ecc…

“Perché proprio io?!” è la domanda che non ti farai mai da Mister Pizza.

Se non ci credi, vieni a scoprire la tua nuova Pizza Gluten Free Preferita!

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Cosa sono le ALLERGIE ALIMENTARI? By Dario Bressanini

Per la nostra rubrica sulle intolleranze  le allergie, oggi ci facciamo aiutare dal divulgatore scientifico e Youtuber Dario Bressanini.

In uno dei suoi ultimi video, il Dott. Bressanini ha chiarito molti aspetti relativi alle allergie e le intolleranze alimentari, sottolineando le differenze con esempi concreti.

Ti lasciamo quindi alla sua utile guida. Buona visione!

 

Sei stanco di dover scendere sempre a compromessi con la tua intolleranza? Da Mister Pizza avrai finalmente l’occasione di condividere il momento della tavola coi tuoi amici senza doverti preoccupare di quello che hai nel piatto. Perché da noi La Pizza è per Tutti!

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10 cose che non sai sulla Celiachia by AIC

Continua la nostra opera di sensibilizzazione sulla celiachia e oggi ci faremo aiutare da un ospite speciale: l’Associazione Italiana Celiachia ONLUS (AIC).

1. La celiachia è una malattia

Sembra scontato ma ancora molti non lo capiscono: colpisce l’intestino e impedisce l’assimilazione del glutine contenuto nei cereali, provocando diversi problemi nella quotidianità della persona. Si manifesta solo nei soggetti geneticamente predisposti. Non è raro trovare interi nuclei familiari affetti da celiachia, ma non è detto che se un genitore sia celiaco allora debbano esserlo anche i figli.

2. Il glutine si trova nei cereali e nei suoi derivati

Ovviamente non ci riferiamo solo al grano classico, meglio identificato come frumento: il glutine è presente anche nel farro, nell’avena, nell’orzo, nella segale e anche nel tanto chiaccherato Kamut (marchio registrato). Buona parte della nostra dieta mediterranea è basata proprio sui derivati di alcuni di questi cereali. Fortunatamente, nel corso del tempo, sono stati trovate diverse alternative alle farine classiche e sono nati tantissimi prodotti adatti ai celiaci con sapori che non hanno niente da invidiare ai piatti tradizionali. La nostra fantastica Pizza Senza Glutine è uno dei tanti esempi.

3. Le alternative

I principali cereali privi di glutine sono il grano saraceno e il grano turco. A questi, si affiancano diverse altre farine ricavate da alimenti privi di glutine quali riso, mandorle, miglio, amaranto o quinoa.

4. La terapia

Purtroppo, al momento, l’unico modo evitare i problemi che insorgono con la celiachia è escludere completamente il glutine dalla propria dieta.

5. Le contaminazioni

Anche una piccola briciola di pane che tocca accidentalmente un piatto destinato a un celiaco può portare gravi problemi per il celiaco. A seconda dei casi, anche una minima traccia di glutine può scatenare una pesante reazione nella persona e portarla a stare male.

6. I locali Gluten-Free

Malgrado il grande lavoro di sensibilizzazione, non tutti i locali sono al momento attrezzati per scongiurare qualunque pericolo di contaminazione per i celiaci. Fortunatamente, l’AIC ha predisposto un accurato sistema di certificazioni che permette di sapere ai celiaci quali locali rispettano in toto le norme e le procedure per ridurre a zero il rischio di contaminazione. Per esempio, le pizzerie di Mister Pizza di Firenze hanno la certificazione AIC: le pizze senza glutine sono preparate in un’ambiente completamente separato e appositamente segnalate con piatti e bandierine identificative. La stessa struttura del locale e le medesime procedure sono state adottate anche per la pizzeria di Mestre.

7. Cortesie per gli ospiti

Quando si ha cena un amico celiaco, se nel menù sono presenti pietanze a base di glutine, è necessario usare pentole e utensili separati per la preparazione. La cosa migliore sarebbe pensare a una cena interamente Gluten-Free, ma in caso contrario basta stare attenti alla pulizia degli utensili e curarsi del fatto che le pietanze senza glutine non vengano in contatto con le altre in fase di preparazione. Altrimenti potete sempre ordinare le pizze da asporto adatte a tutti da Mister Pizza…

8. Prima le Signore

La celiachia colpisce più le donne che gli uomini, con un rapporto di due a uno. Di conseguenza, statisticamente per ogni uomo celiaco ci sono almeno altre due donne con la medesima malattia.

9. Tutti sullo stesso piano

Contrariamente a come credono in tanti, non esistono diversi gradi di celiachia. I celiaci si distinguono principalmente in celiaci sintomatici (che possono presentare sintomi differenti fra loro) e celiaci asintomatici. L’assunzione di glutine provoca danni all’intestino per entrambi, ma per gli asintomatici non ci sono immediate ripercussioni come mal di pancia o altri disturbi intestinali. Tuttavia, nel lungo periodo, i danni all’intestino possono provocare lo stesso gravi conseguenze per la salute.

10. Il medico ne sa più di Wikipedia

Nel momento in cui dovesse nascere in te il sospetto di essere celiaco, parlane subito col tuo medico e fai le analisi necessarie per confermare la diagnosi. Nel caso in cui tu escluda il glutine dalla tua dieta in maniera preventiva senza le giuste analisi, non sarà possibile diagnosticare la malattia e non avrai alcun certificato medico che attesti la tua celiachia. Questo ti impedirà di accedere a tutta una serie di agevolazioni e servizi gratuiti.

Ora manchiamo solo noi!

Ora che ti abbiamo riempito di informazioni, non ti è venuta voglia di Pizza? Resisti solo un altro po’! Vieni a trovarci in Pizzeria a Mestre in Piazzale Lorenzo Giustiniani, 16 e in pieno centro a Firenze!